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L’aspettativa di vita delle donne è 85,1 anni e per gli uomini 80,6 (Dati ISTAT 2016).
L’invecchiamento demografico degli ultimi decenni ha spinto la comunità scientifica ad interessarsi ai quadri psicogeriatrici.
E’ denominata psicogeriatria, la branca della psicologia, che studia i problemi specifici delle persone di età avanzata.
Il paziente psicogeriatrico va inquadrato tenendo conto di più fattori: biologici, psichici e socio-ambientali. Inoltre, si deve tener presente che il soggetto anziano (di età > 65 anni) è portatore di polipatologia, con il manifestarsi di una serie complessa di sintomi somatici, psichici e comportamentali, che complica l’inquadramento nosologico e il trattamento terapeutico.
Tutto questo, ha un notevole impatto, oltre che per la persona anziana, per la famiglia, i sanitari, la società.
Risulta fondamentale l’integrazione di tutti i fattori biopsicosociali, che determinano lo stato di salute dell’anziano, per analizzare la persona nella sua unitarietà e dare risposte globali ai suoi disturbi.
Il miglior approccio valutativo è di tipo multidimensionale e multidisciplinare, con l’utilizzo di strumenti standardizzati, scelti in base alle specifiche situazioni cliniche, alla presenza delle comorbidità, dei deficit cognitivi e funzionali, ai contesti ambientali, agli obiettivi assistenziali.
E’ consigliato coinvolgere sempre il cargiver.
Per approfondire tali tematiche vi consiglio di visionare il sito del Dott. Aldo Marinacci, Psicologo Sessuologo (www. studioarmoniamarinacci.it)
e in particolare modo la sezione valutazione psicodiagnostica (https://studioarmoniamarinacci.it/servizi/valutazione-psicodiagnostica.html).

Dott. Aldo Marinacci