La Festa della Repubblica Italiana si celebra il 2 giugno perché, proprio tra il 2 e il 3 giugno 1946, si tenne il referendum con cui gli italiani, dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia, scelsero di far diventare l'Italia una Repubblica costituzionale, abolendo la monarchia.
La parola Repubblica deriva dal latino res publica, e significa cosa pubblica. La Repubblica, per gli antichi, non era altro che l'interesse per il bene della collettività, per la polis, la città.
La Repubblica è una forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo e il potere esecutivo viene esercitato dai cittadini eletti per un periodo di tempo determinato.
Nel corso dei secoli, la Repubblica si è andata sempre più caratterizzando come "governo del popolo", come sistema istituzionale in cui i vertici dello stato non vengono scelti per via ereditaria.
Repubblica costituzionale, perché regolata dall’osservanza della costituzione.
L’Articolo 21 della costituzione recita:
<< tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure>>.
La consapevolezza con cui si vive la giornata del 2 giugno dipende direttamente dal grado di libertà che ogni Italiano riesce a manifesta liberamente con il proprio pensiero.
E’ una giornata di riscontri per testare lo stato di maturità raggiunto dalla Nazione.
Una Nazione è come una persona, a livello macro è dotata di una mente, un cuore e un’anima.
La grande Italia è il frutto di tanti piccoli progressi nel cuore nella mente e nell’anima di ciascun italiano.
Libertà quindi, non è solo una parola, è anche una meta da raggiungere e mantenere; il grado è proporzionale al livello di coscienza.
Studioarmonia del Dott. Aldo Marinacci augura all’Italia e agli Italiani lungimiranti balzi in avanti di consapevolezza per raggiungere alti livelli di libertà.
Dott. Aldo Marinacci